mellife

brevi note intorno a musica melodica

domenica, aprile 06, 2003



Ecco il regalo che desideravo per questo compleanno e che nessuno mi ha fatto... So che non è possibile recensire qualcosa che non si conosce, un libro specialmente, ma faccio uno strappo alla regola per questa biografia al Giornalista della critica Rock americana per eccellenza, no, non Bertoncelli, neanche Gino Castaldo, ma Lester Bangs. I più attenti e i più ggiovani se lo ricorderanno se non altro per la sua presenza tra i protagonisti di "Almost famous", il film di C.Crowe di qualche anno fa. In quel caso il suo personaggio era interpretato in maniera abbastanza verosimile da Philip Seymour Hoffman.



Anche nel film L. Bangs rimane nonostante gli eccessi verbali, la rudezza e i modi grotteschi, la figura positiva dell' intera storia, "il puro", l' amante della musica prima di tutto, come era il ragazzino all' inizio della vicenda, prima di essere corrotto dal mondo del Rock.

Così, si intuisce, L.B. fosse nella vita. Questo è almeno quello che emerge come primo elemento dalla prefazione al libro a cura di Jim DeRogatis che ho potuto leggere sul sito dell' Arcana. Questa biografia è la storia di un giornalista capace di conoscere tanto e con tanta sensibilità la musica al punto di relegarla a "cornice" della sua visione del mondo.

Le critiche musicali, lo si dice spesso, sono frutto esclusivamente del parere personale di un recensore, tanto per rimarcarne il loro valore relativo. Eppure è inevitabile rimanerne influenzati tutti noi. Allo stesso modo esistono recensioni migliori dei dischi stessi. Giornali e giornalisti che hanno realmente il potere di orientare i gusti delle persone. Lester Bangs era uno di quelli. Uno che aveva capito la forza dirompente di Iggy Pop, al di là dell' aspetto estetico, la carica espressiva e il senso di innovazione che due figure come quelle di Patti Smith e Lou Reed stavano portando al Rock di maniera che imperversava nell' America della seconda metà dei ' 70. Mi piacerebbe insomma riuscire a trovare qualche stralcio delle sue interviste, dei suoi articoli dell' epoca e sentire che ne pensava ad esempio, di un algido inglese come Bowie arrivato in America come sconosciuto eppure capace di scrivere e produrre a Iggy Pop "The Idiot", il suo miglior disco tanto per intenderci. C'è un vecchio numero di Shredding Paper sul Glam dove si racconta di un concerto semi deserto ad Altamont di un Bowie ancora reduce dai successi in patria... e di come per anni a causa dello sfortunato evento, il duca bianco abbia deliberatamente cancellato la California dai suoi tour americani.

C' era stato il Rock, poi l' Hard Rock, poi il Glam... C'era una rivoluzione in atto e L.B ne aveva colto il senso.



"In poche parole sto pensando di far saltare tutto per aria per cominciare interamente da capo"
L.B.