Chiudo con un post la giornata più intensa della breve storia di questo blog dalla sua creazione. Sono le 5.18 a.m
Due ore e mezza di sonno e poi a seguire i criteri di qualificazione che rendono applicabili le norme giuridiche straniere
nel nostro ordinamento... ho detto bene G.?

Intanto la mia playlist umana si allarga a dismisura, grazie a persone meravigliose come Greta, Lorenzo, Jacopo ( grazie mille per il cd)
e per quei concerti strani di metà settimana che ti fanno stare bene.

Due settimane fa a quest' ora contendevo un pezzo di sacco a pelo in un furgone ad altri tre cristiani assonnati...
In un parcheggio di un autogrill nei pressi di Basilea...
Verso l' Est.

A Modern Safari



La prima volta che senti "Art And The Audience" di A Modern Safari, 7.25 di canzone, avverti una certa pesantezza. E' tutta una questione di minuti. Una sensazione momentanea. Perchè la canzone si dilata, non cresce, ma cambia.

Evolvendosi.

E' allora che diventa grande. Che lascia spazio al secondo e poi al terzo ascolto.

Minuto 3.46 di canzone. Batteria appena accennata, basso in sottofondo... spazio al "Tremolo" di una sola chitarra.

E' il punto di svolta.

Minuto 4.49, la canzone riprende il suo corso. Ma è quel minuto prima di sottofondo a fare la canzone.
Più di tutto il resto.

Più della voce in alcuni punti "Sloan", più dei soliti, scontati, inutili riferimenti a Pavement o Sonic Youth.
Più del coretto finale U2.

Ama La Musica leggera.

Maizza non c'è più

Strano momento per ricordarmene. Io non ci sono neanche mai stato.
Nè li, nè in nessun' altra masseria.
Altro che annuire ai racconti dei concerti storici.
Altro che intendere esattamente cosa sia una masseria e soprattutto un concerto in una masseria.

Ogni anno mi sono detto: "Vado".
Ogni anno mi sono ripromesso di andarci quello successivo.

Maizza non c'è più.
Sono solo un "mezzo" milanese distratto.
Vado a casa neanche a fine concerto
(With Love a Vigevano per me stasera) perchè domani lavoro
e passo una notte a leggere poesie di Neve Nera.

Ci sono delle bellissime storie che si intrecciano con la Maizza.
Con quel festival che nel mio cuore è sempre stato sinonimo di "unico, vero festival" di musica hardcore.
C'è n'è una di 2 pagine che racchiude una vita intera. Veloce. Veloce. Di Amore, morte, amicizia, libertà.

Vita.

Si trova su Neve Nera, fanzine di sole parole, nessuna musica descritta, tantissima musica di sottofondo.
Scovala qui: patatapa@yahoo.com

p.s
Ok With Love... siete bravi... meno scene la prossima volta però. Intesi?